Il 2020 sarà ricordato come l’anno del “COVID-19”. Il 2021 quello delle sue varianti (inglese, sudafricana, brasiliana ecc. ecc.). Speriamo che sarà ricordato anche come l’anno del vaccino per tutti. Termini come “mascherine FFP2”, “lockdown”, “distanziamento sociale”, “Italia colorata” (di bianco, giallo, arancione anche scuro, rosso), “SMART Working”, “DaD” (Didattica a Distanza), “DDI” (Didattica Digitale Interattiva), sono entrati prepotentemente nel gergo comune.
La tenuta del tessuto sociale ed economico porto recanatese, come quello dell’intero territorio nazionale, ha subito colpi durissimi che non saranno riassorbiti facilmente a breve termine. Le nostre speranze, per una sopravvivenza all’altezza della nostra tradizione, nell’immediato, sono legate ai “ristori” o “sostegni” dello Stato. Le attese sul futuro prossimo, invece, provengono dal “Recovery plan”: tanti miliardi di Euro.
Per fortuna che l’Europa c’è, carissimi sovranisti nostrani!
La grande opportunità che ci è offerta non può andare sprecata, neanche in piccola parte: questo è l’unico trampolino per la ripresa a medio e lungo termine, l’unico possibile riscatto per il futuro dei nostri figli e nipoti.
Calando questa prospettiva nell’Amministrazione di Porto Recanati, crediamo che sarebbe un grave torto alla comunità pensare che lo sviluppo sociale ed economico siano garantiti dallo “Stato” e dall’Europa con le risorse del “Recovery fund”, per creare un margine di manovra nell’uso di tutte le risorse interne (risorse Porto Recanatesi), utilizzandole per il consenso, viste le elezioni imminenti.
La “profezia” che ci sentiamo di rinnovare, che non ha nulla di divinatorio e mistico, ma si basa su dati che abbiamo più volte analizzato e sottoposto all’attenzione, è che si possa sottacere la verità, insabbiarla, come fatto finora dalla Giunta MOZZICAFREDDO, usando come copertura questa insperata pioggia di risorse.
Una cosa è indebitarsi per aiutare l’economia presente e quella del futuro, creando i presupposti per le generazioni a venire. Altra cosa è impegnare le risorse ottenute spremendo i contribuenti o attivando mutui, per tappare i “buchi” e le “magagne” del passato: questi sono tutti soldi persi.
Siamo ritornati su questo tema in tempo di COVID-19, poiché le notizie che ci arrivano dai documenti propedeutici all’approvazione del “Bilancio di previsione 2021”, non sono affatto confortanti e lasciano presagire un ulteriore aggravio della situazione finanziaria del nostro Comune, che si assomma tragicamente al disastro creato dalla pandemia.
L’Amministrazione Comunale si sta attrezzando, o intende continuare a vivere alla giornata, senza darsi una politica finanziaria e di bilancio efficace che accompagni la ripresa?
Con la nostra “Informativa per i cittadini-contribuenti” del 28 luglio 2020, ripresa da tutti gli organi di stampa locali, attingendo ai dati del “Rendiconto 2019”, si era analizzato l’impatto delle manovre finanziarie della nostra amministrazione comunale sulla società porto recanatese.
Avevamo sostenuto che durante l’arco temporale della “Giunta MOZZICAFREDDO”, i quattro anni tra il 2016 e 2019, l’importo erogato per opere e servizi ai cittadini (escluse le partite di giro), ammonta complessivamente a 50.557.931,89 Euro. La Giunta, per far fronte a queste spese, ha chiesto e ottenuto dai contribuenti porto recanatesi, 8.038.284,03 Euro in più rispetto ai 50.557.931,89 Euro necessari.
Cosicché ogni famiglia porto recanatese, delle 5.686 presenti alla data del 31 dicembre 2019 (12.329 residenti), ha di fatto versato all’erario comunale, mediamente 10.263,65 Euro in quattro anni, in altre parole, mediamente 2.565,91 Euro l’anno.
Nella sostanza, quindi, nei quattro anni di riferimento, ogni famiglia porto recanatese, ha versato 1.413,70 Euro in più rispetto a quello che serviva: cioè il 15,9% in più! Mica poco!
Questi 8.038.284,03 Euro in più, che erano destinati a servizi e opere, sono stati utilizzati, invece, per incrementare l’avanzo di amministrazione che doveva contenere, a garanzia, accantonamenti, vincoli e destinazioni, e dal 2019 anche per stralci di residui attivi.
Il grosso degli stralci effettuati nel 2019, sono riferiti a grosse partite di “IMU” e “oneri di urbanizzazione” della zona “PEEP3” per 1.226.310,42 Euro complessivi. Per capirci: l’effetto è molto simile alla rottamazione delle cartelle di IMU, TaRi Bollo auto e multe, che il governo nazionale sta facendo, con il decreto sostegni, in questi giorni.
La differenza, non di poco conto, aggiungiamo noi oggi, sta nel fatto che, mentre lo stralcio porto recanatese del 2019 è costato 99,47 Euro procapite, la rottamazione nazionale appena riferita, giusta o ingiusta che sia, costerà meno di 10 Euro procapite.
Per tutti questi motivi, l’analisi concludeva che il contribuente porto recanatese è tra quelli che, in Italia, a livello pro-capite, paga di più, ma al contempo riceve di meno.
Nella stessa “Informativa per i cittadini-contribuenti” è stata analizzata la dinamica dell’avanzo di amministrazione e della sua composizione: fondi accantonati, fondi vincolati e fondi destinati. Riportiamo pedissequamente la conclusione ripresa dalla pag.7, quarto capoverso: “Con questa progressione di dati, aumenteranno accantonamenti e vincoli, e di conseguenza si dovrà ampliare l’avanzo che li deve contenere, mentre la volatilità dei residui attivi (stralci e immissioni), richiederà aumenti della cassa”.
La nostra “Informativa per i cittadini-contribuenti” è stata ripresa e commentata anche da Lei, Sig. SINDACO, al primo consiglio comunale utile, successivo alla nostra divulgazione, attraverso lo strumento “Comunicazioni del SINDACO”, quindi senza essere messa all’odg.
In quell’occasione, ripresa poi anche con un suo successivo comunicato stampa, ha attribuito al Partito Democratico di Porto Recanati, l’epiteto di “saccente” (in termini nostrani si poteva intendere “capisció”).
Oggi, nei primi documenti concernenti il “Bilancio di previsione 2021” e allegati ufficiali, iniziati a circolare, leggiamo:
- L’avanzo di amministrazione iniziale del 2020 di 884.307,45 Euro è lievitato a 9.599.838,39 Euro. Aumento del 21,8% senza considerare gli eventuali stralci.
- Il fondo cassa 2020, è passato da quello iniziale di 560.606,51 Euro, a quello finale di 6.803.881,73 Euro, con un aumento di 2.243.275,22 Euro, pari al 49,2%.
C.v.d: Altri soldi sottratti ai servizi! Per adesso molto male! Vedremo con precisione a consuntivo, ma era tutto prevedibile per via di analisi, anche per la gente comune. Non bisognava essere dei grandi e rinomati “Professoroni” o “grandi economisti”.
Non ci inorgoglisce il fatto di aver avuto ragione e previsto il giusto, ma, anche in considerazione del difficile momento che tutti stiamo attraversando, rimaniamo basiti, amareggiati e preoccupati per la negligenza con la quale questa Giunta affronta il problema.
Ci duole soprattutto per quei cittadini che ormai hanno grandi difficoltà di pancia e di portafoglio, mentre qualcuno della maggioranza sta programmando il “Bilancio di previsione 2021”, con la solita riserva mentale:
“Spendiamo per il consenso, tanto paga Pantalone!”.
Mentre i cittadini, come Totò, tristemente commentano con: “ … E io pago!”
Se vuole, può continuare a darci dei “saccenti”, Sig. SINDACO, ma da oggi le comunichiamo ufficialmente che, secondo noi, fra un mese o quando sarà, in fase di “consuntivo” e “rendiconto 2020”, assisteremo ancora una volta allo scontro tra le facili e mirabolanti promesse della previsione, e la dura realtà del rendiconto di fatto.
Non è difficile intravedere un taglio dei servizi per milioni di Euro, poiché non erogati seppur finanziati, a vantaggio della cassa e quindi dell’avanzo, che deve contenere accantonamenti, vincoli e destinazioni, nonché per finanziare nuovi stralci, cioè per sanare con i soldi di oggi delle spese fatte con denari mai entrati, che sarebbero, invece, in questa fase difficile e concitata, più importanti che mai.
I numeri non mentono mai e in questo campo sono molto più loquaci delle parole: oltre a firmarli e votarli, i bilanci e le connesse relazioni, bisogna anche leggerli! Poiché i numeri del bilancio dicono tutto Sig. SINDACO, Sig.ra Vicesindaco, Sig.ra Assessore al Bilancio in primis, e maggioranza tutta.
Dicono quello che si vede, ma – purtroppo per Voi e la vostra sfrontatezza – dicono anche quello che non si vede, senza menzogna, grazie al lavoro dei tecnici: ciò che Voi tendete sempre a tenere sottotraccia, fino a negarlo con delle battute fuori luogo. Vi sembra logico, signori della giunta, avere circa dieci milioni di mezzi finanziari bloccati, quasi sette milioni di Euro in cassa, che continuano ad aumentare per le garanzie da mettere a disposizione, e prendere i mutui che costano salati?
Ripetiamo che la strategia è sempre quella: “Spendiamo, tanto paga Pantalone!”.
Vi sembra corretto continuare ad aumentare la pressione sui già spremuti contribuenti, se i soldi rimangono fermi nella cassa comunale? Ancora una volta De Curtis: “ … E io pago!”
Non sarebbe meglio che questi “soldi” rimangano nei conti correnti dei contribuenti, che in questo momento ne hanno molto bisogno?
Qualcuno potrebbe pensare a delle provocazioni, ma Sig. SINDACO, Sig.ra Vicesindaco, Sig.ra Assessora al Bilancio in primis, Giunta e Maggioranza tutta, ma
una riflessione seria e approfondita non sarebbe d’obbligo farla? Ora, non domani!
Il giudizio sarà dato dai cittadini, giacché si sta parlando dei loro soldi: i bilanci hanno cominciato a leggerli e a capirli … … i cittadini. Hanno anche preso coscienza del fatto che lì state spolpando.
Vi presenteranno il conto! Tenetevi pronti!
Porto Recanati, 23 marzo 2021
PARTITO DEMOCRATICO – Porto Recanati
1 commento
Voci… dall’aldilà politico! Voci di fantasmi!