Discussa in Consiglio Comunale l’interrogazione del Gruppo Civico “SiAmo Loreto” sulla individuazione di un potenziale sito di discarica di rifiuti in località Chiarino di Recanati. Dopo la presentazione dell’atto – esordisce Cristina Castellani – ci sono state delle novità importanti a livello regionale, con una delibera di Giunta Regionale che intende adeguarsi alle recenti norme Comunitarie.
La battaglia contro questa discarica è stato uno dei motivi del programma portato avanti da Gianluca Castagnani anche come candidato alle regionali. Nell’illustrazione dell’interrogazione il consigliere ha infatti evidenziato il pregio delle aree agricole in questione: le colline e le vallecole oggetto della previsione sono aree agricole di interesse non solo paesaggistico ma anche di produzioni agricole di qualità; inoltre la vicina collina di Montarice alta, tra il comune di Porto Recanati e quello di Loreto, ospita la Villa di Beniamino Gigli, monumento storico risalente agli anni 20 del secolo scorso e per quanto concerne il territorio loretano la frazione Costa Bianca sarebbe la più esposta ad eventuali effluvi maleodoranti.
Nell’esposizione dell’interrogazione Castagnani ha evidenziato i vari regimi di tutela, anche delle acque e delle falde sottostanti le aree agricole. La Castellani ha così ricordato i pozzi di approvvigionamento idrico per la città di Loreto ubicati proprio in quei punti fisici. Ricadute negative – proseguono i due rappresentanti della civica SiAmo Loreto – si avrebbero per l’intera città di Loreto, sede del Santuario Mariano, e, rimarca Castagnani, vogliamo evitare le probabili emissioni odorigene moleste, per le frazioni della Costa Bianca, per l’area di viale Marche, per le zone con presenza di case di riposo e cura di Loreto, oltre che delle località di Montarice Alta e dello stessa zona di Chiarino.
Siamo così soddisfatti del fatto che l’atto sarà ripreso nella conferenza dei capigruppo e portato nel prossimo consiglio comunale affinché diventi un ordine del giorno che conferisca mandato al Sindaco di portare la problematica in tutte le sedi competenti opportune con l’intento di debellare questa potenziale previsione una volta per tutte.
Gianluca Castagnani
Cristina Castellani
6 commenti
sPERIAMO CHE LA VOSTRA LOTTA ABBIA ESITO POSITIVO NEL SENSO CHE SI INIBISCA QUESTA PARTE DI TERRITORIO A UN USO DEGRADANTE!!!
Così sensibili all’ambiente e alle “emissioni odorigene moleste” (nel caso proporrei l’installazione di diffusori aerosol di Chanel n°5, magari attaccati ai lampioni della pubblica illuminazione), vi occupate anche dell’antenna di telefonia contestata a Montorso?
Ma quando cominceremo a non produrre rifiuti? Si può fare, basta volerlo. Prodotti sfusi come un tempo, pasta, zucchero, vino, bevande, detersivi possono, anzi devono essere venduti sfusi i contenitori possono portarseli gli acquirenti.
sarei veramente stracontento se venisse realizzata una discarica in località montarice, solo per il motivo che così si andrebbe a penalizzare quell’imprenditore locale che ha acquistato in zona tutte le proprietà della Santa Casa per realizzarvi , tra non molto, viste le sue influenze politiche , un consistente insediamento residenziale ed allora meglio la discarica , almeno questa è a servizio di tutti e non di un solo speculatore.
Qualcuno si meraviglierà di quanto ho scritto, ma ne riparleremo in seguito ed il tempo vedremo a chi darà ragione.
Nessuna meraviglia, caro anonimo. Gli affari, quelli veri, si fanno in silenzio e in maniera riservata. Tanto, a dispetto di qualche episodio da “orticello di paese”, della salvaguardia ambientale e della tutela del paesaggio tutti se ne fregano, compresi quelli che oggi si “indignano” per il presunto pericolo di “emissioni odorigene moleste”. Perchè vale sempre la vecchia regola: non nel mio giardino. Anche se poi bisognerà trovare dove mettere la “monnezza”!
I rifiuti si producono prevalentemente nella fascia costiera densamente abitata ma poi guarda caso le discariche si fanno per lo più in montagna dove sono in pochi a protestare. Logica elettorale. Ben venga la discarica a Montarice. Quando sto a porto Recanati mi alzo prestissimo per camminare sul lungomare che è, a quell’ora, una immensa distesa di bottiglie, bicchieri, pezzi di pizza, scatole di street food, gelati appiccicati per terra e anche residui organici. La fascia costiera si tenga i rifiuti che produce e che consente ai “turisti” di spargere per terra.