Alla data del 1° marzo a Recanati, si contavano 113 positivi e 209 in quarantena. “Più o meno – commenta il sindaco Antonio Bravi – da circa tre mesi siano sempre nella stessa situazione, senza particolari picchi di contagio. Per questo non credo che sia necessario inasprire le misure di contenimento del virus in città. D’altra parte già le superiori e la seconda e terza media sono in didattica a distanza. Per quanto riguarda le altre scuole ad oggi non c’è nessuna classe in quarantena e non ho, quindi, almeno per ora, intenzione di firmare alcuna ordinanza di chiusura.”
Bravi non condivide molto questa specie di «anarchia» in cui si lascia alla decisione del singolo sindaco le misure da adottare. «Si rischia solo di fare una grande confusione, dice. È necessario che ci sia una cabina di regia unica se non regionale almeno provinciale. Siamo Comuni piccoli con interscambi stretti e confini ravvicinati, a volte ci divide solo la strada”.
3 commenti
..per la prima volta dal suo insediamento, mi complimento per la sua presa di posizione.. la gente è stanca, disorientata dal terrore mediatico, ha voglia di voltare pagina e vivere.. fatelo almeno per i nostri figli e nipoti, che non hanno voce in capitolo e neanche colpe..
Stanco sarai tu. E disorientato.
Si ma se i contagi salgono chiudere è l’unica salvezza!!!!!!
I posti delle terapie intensive sono limitati e quando sono saturi…si salvi chi può!!
Quindi non andiamo avanti con la solita scusa che se le scuole sono aperte lavora il barretto o la pizzeria di questo virus si muore!!!!!