LORETO. Ancora un rinvio dell’udienza, da parte dei Commissari giudiziali, per decidere l’approvazione del Concordato chiesto dalla Ragaini Radiatori Spa. L’udienza prevista il 1 aprile 2021, (probabilmente era un pesce d’aprile), è stata spostata al 20 maggio 2021 e ciò comporta per gli ex dipendenti un allungamento ulteriore dei tempi per essere liquidati del Tfr (indennità di fine rapporto) la famosa liquidazione, che ricordiamo essere un voce di bilancio, dove il datore di lavoro accantona una quota annuale da liquidare al dipendente nel momento dell’uscita dall’azienda, per propria volontà o come in questo caso per licenziamento e che dovrebbe essere sempre a disposizione e liquidabile nel breve periodo. Ricapitoliamo brevemente i fatti, la Ragaini Radiatori Spa il 17 settembre 2017 ha licenziato 166 dipendenti a cui ha iniziato a liquidare le varie spettanze (in piccoli dosi) sino alla fine del 2018, in data 30 aprile 2019 ha depositato al Tribunale di Ancona la richiesta di essere ammessa alla procedura di concordato preventivo con prosecuzione dell’attività, bloccando di fatto qualsiasi pagamento. Entro il 1 luglio 2019 l’azienda doveva depositare la relativa documentazione, ma rinvio dopo rinvio, causa anche il coronavirus, si è arrivati alla data del 20 maggio 2021 giorno dell’udienza, sarà la data fatidica? Se viene concesso il concordato l’azienda avrà ancora un anno di tempo per liquidare i creditori, nel caso degli ex i dipendenti questi sono considerati previlegiati quindi verranno liquidati per primi. Viste le difficoltà economiche che sta attraversando l’Italia, si prospetta una situazione certamente non edificante per parte dei dipendenti licenziati, tra i 55 e 60 anni lontani, dall’età pensionabile e che hanno terminato la Naspi (ex mobilità) a febbraio 2020 e non sono rientrati nelle proroghe del Covid 19, i quali chiedono solo le proprie spettanze. In tutto questo le Istituzioni e le forze politiche (maggioranze ed opposizioni) si sono comportate come il titolo del famoso romanzo di A. J. Cronin “E le stelle stanno a guardare” quando sarebbe stato opportuno dare solidarietà agli ex lavoratori e soluzioni per accelerare le procedure.
Giovanni Pespani