Operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata a contrasto delle frodi fiscali e delle indebite compensazioni di crediti tributari.
Le indagini, avviate da tempo e coordinate dal Procuratore della Repubblica – Dott. Giovanni Giorgio – e dal Sostituto Procuratore – Dott.ssa Margherita Brunelli, avevano permesso di individuare una serie di società, in decozione (formalmente amministrate, per lo più, da prestanome nullatenenti), le quali, attraverso particolari artifizi contabili, si sono precostituite ingenti crediti d’imposta, risultati poi inesistenti.
Detti crediti sono stati poi ceduti a soggetti terzi, attraverso l’accollo del debito tributario o la cessione del credito, in modo da consentirne la compensazione con reali debiti verso l’Erario. In questo modo, gli utilizzatori hanno potuto beneficiare di un indebito risparmio delle imposte dovute, avendo “acquistato” crediti inesistenti a prezzi ridotti.
Le complessive investigazioni di polizia giudiziaria e di polizia economico-finanziaria, orientate, ora, all’identificazione degli utilizzatori di detti crediti, hanno quindi permesso l’individuazione e la segnalazione ai competenti Reparti del Corpo, per le conseguenti verbalizzazioni, di circa 300 soggetti, sparsi su tutto il territorio nazionale, i quali hanno portato in compensazione, complessivamente, crediti tributari inesistenti per oltre 16 milioni di euro.
In particolare, per 56 di essi, che ne hanno utilizzati per circa 14 milioni di euro, oltre all’aspetto amministrativo, è scattata anche la segnalazione all’Autorità Giudiziaria, essendosi configurato il reato tributario di “indebita compensazione”, mentre altri 3 soggetti sono stati denunciati per il reato di “dichiarazione fraudolenta mediante altri artifizi”, per essersi precostituiti crediti inesistenti per oltre 5 milioni di euro. Con riguardo a tali due ipotesi penali, le Fiamme Gialle maceratesi hanno avanzato alla locale Procura della Repubblica proposta di sequestro preventivo, per un importo equivalente alle imposte non versate, pari a circa 19 milioni di euro.
La lotta all’evasione e, soprattutto, alle grandi frodi fiscali, costituisce un obiettivo prioritario della Guardia di Finanza, finalizzato non solo al recupero del gettito ma altresì alla tutela delle aziende sane e della loro potenzialità competitiva, soprattutto in un periodo delicato come quello attuale, caratterizzato da una grave crisi economica indotta dall’emergenza epidemiologica che mette a rischio l’esistenza di molte attività economiche, ulteriormente minacciata dalla presenza di soggetti che operano in maniera illecita.