Nei giorni scorsi una piacevolissima notizia per l’I.C. Badaloni: la comunicazione dei vincitori del concorso promosso da Aato3 sul risparmio ed uso consapevole dell’acqua “C’era una volta l’acqua”. Tra essi ben due classi della scuola primaria dell’Istituto: la classe 3^ del plesso Carlo Urbani si è aggiudicata il primo premio assoluto con “Pe nun falla finì…ovvero ode all’acqua”. Anche la classe 3^ del plesso San Vito è stata premiata per un racconto breve, liberamente ispirato ad una storia vera, “Nuna e le sue quattro brocche magiche”. Questi i lusinganti giudizi della Commissione:
“Pe nun falla finì…ovvero ode all’acqua” – Gli studenti hanno saputo creare una filastrocca di impatto coniugando in modo efficace l’utilizzo del dialetto con l’italiano, richiamando nell’elaborato “le buone pratiche” per il risparmio idrico. La morale finale “Basta usare mente e cuore e lasciar stare troppe parole, è arrivato il tempo di capire ed iniziare ad agire” rappresenta un inno ad adottare comportamenti responsabili per tutelare una risorsa essenziale per la vita umana.
“Nuna e le sue quattro brocche magiche” – Un tuffo nel passato, fatto attraverso un racconto vero e tramandato, che fa riemergere le vecchie sane e buone abitudini d’un tempo, quando l’acqua non arrivava nelle case ed andarla a prendere costava fatica. Un modo per ricordarci di non dare sempre tutto per scontato e che l’acqua, in quanto risorsa preziosa e fondamentale per l’uomo, non deve essere sprecata.
Riconoscimenti che testimoniano il continuo e costante lavoro che le classi dell’I.C. Badaloni compiono ogni giorno a stretto contatto con le realtà del territorio e in sintonia con le indicazioni sulla salvaguardia dell’ambiente, le direttive ministeriali, le competenze chiave europee, gli obiettivi dell’Agenda 2030 e le più innovative metodologie didattiche.
Se da un lato si è dato spazio alla fantasia ed alla creatività con l’uso della filastrocca, dall’altro si è proceduto attraverso una accurata ricerca storica documentale. Molti a Recanati si ricordano ancora di Nuna la lavandaia. Ci fa piacere riportare qualche riga significativa degli elaborati prodotti, quale la morale della filastrocca che ha molto da insegnarci:
Una soluzione forse c’è / risparmiare l’acqua difficile non è! / Basta usare mente e cuore /e lasciar stare troppe / parole, è arrivato il tempo di capire /ed iniziare ad agire. / In dialetto ho scritto di sicuro /ma per salvare il tuo futuro! (da “Pe nun falla finì…ovvero ode all’acqua”)
e qualche riga del racconto:
Una di queste fontanelle è proprio vicino alla nostra scuola… Una nostra compagna ci ha raccontato la storia di “Nuna e le quattro brocche magiche”: la sua trisnonna. Annunziata, questo era il suo nome, ma in paese tutti la chiamavano “Nuna”, di mestiere faceva la lavandaia… Quando lei lavorava spesso portava con sé suo figlio Peppino per aiutarla… Il sole stava tramontando quando Nuna riempiva finalmente l’ultima brocca, la quarta, con l’acqua corrente della cannelletta. Se la poneva sulla testa, suo figlio per mano, insieme se ne tornavano felici a casa perché quella sarebbe stata l’acqua da bere e per cucinare la zuppa… (da “Nuna e le sue quattro brocche magiche”)
Ci ha fatto veramente piacere ricevere le congratulazioni dell’Aato3 Macerata ed una gran bella soddisfazione sia per gli alunni che per le docenti Cristina Pigini e Antonella Maggini.