La causa della morte di Rosina Carsetti, la 78enne di Montecassiano originaria di Matelica morta nella sua villetta la sera della viglia di Natale, sarebbe il soffocamento. E’ quanto avrebbe appurato l’autopsia eseguita ieri dal medico legale Roberto Scendoni a cui ha presenziato il consulente nominato dalla famiglia, Claudio Cacaci. Il condizionale è ancora d’obbligo perchè sugli esiti dell’esame scientifico ancora vige il più stretto riserbo. Sul corpo della donna, comunque, non sarebbe stato trovato nessun segno di volenza né ferite.
Tre al momento sono le persone indagate e iscritte nel registro: la figlia della donna, Arianna Orazi, il marito della 78enne, Enrico Orazi, e il nipote, Enea Simonetti. La procura contesta loro l’omicidio volontario, il favoreggiamento e la simulazione di reato. Il racconto iniziale dei familiari della donna parte dal fatto che un uomo vestito di scuro si sia introdotto nella loro villetta di via Pertini, a Montecassiano, la sera della vigilia di Natale verso l’ora di cena. Il malvivente avrebbe legato e fatto distendere a terra Arianna e chiuso nel bagno Enrico Orazi mentre la 78enne, semper stando al racconto dei familiari, era praticamente morta dallo spavento nel vedere il ladro e quello che stava facendo. Il tutto per rubare circa 2.000 euro tanto che il piano superiore della casa, dove è stato trovato il corpo di Rosina, era stato messo a soqquadro. La cosa strana è che non sono stati trovati segni di effrazione a porte e finestre: quindi come ha fatto ad entrare il ladro? L’accaduto era stato poi scoperto dal nipote della donna al rientro a casa dal supermercato. I familiari di Rosina, la notte in cui la donna è stata uccisa, sono stati portati in caserma per essere sentiti e ne sono usciti solo il pomeriggio seguente. Le indagini degli inquirenti proseguono e si stanno concentrando anche sull’analisi delle telecamere della zona.
10 commenti
Dorme tranquilla sta gente? Ma non si vergognano? Assassini e complici devono marcire in galera.
Condivido pienamente
Povera donna…
C’è già chi ha svolto le indagini, istruito il processo, effettuato il dibattimento ed emesso la sentenza: che rapidità, complimenti!
E’ così che dovrebbero andare le cose quando c’è la certezza di chi ha commesso il fatto. In questo caso non occorre tanto a capire chi siano i colpevoli. Cosa processi. In galera e li devono marcire, assassini e complici.
E lei come fa ad avere queste certezze granitiche? C’era, ha visto o sentito qualcosa? Ci illumini, ci faccia capire.
Ho parenti di li che ne sanno più dei giornalisti. Conoscevano la donna e la situazione. Ma poi… e’ cosi difficile arrivarci?
I tuoi parenti ne sanno di più? Cosa aspetti a farli andare a deporre?
E nessuno ancora ha ceduto…caspita Radio Erre, stavolta non c’avete beccato con la previsione. Sciacalli.
Lasciate lavorare la magistratura ed evitate commenti a vuoto.
La giustizia si fa nei tribunali, non sui blog.