Questo pomeriggio in consiglio comunale si parlerà della gestione dei musei di Recanati, del personale finora impiegato, il suo costo e il rapporto tra Sistema Museo, che dal 2017 ha sottoscritto un project Financing con il Comune e ha dato in subappalto la gestione dei musei all’associazione Spazio Cultura di Antonio Perticarini. Un matrimonio che è durato poco più di tre anni perché è di qualche settimana fa il divorzio fra la cooperativa umbra Sistema Museo e l’associazione recanatese Spazio Cultura. Con una lettera inviata a Perticarini, Sistema Museo infatti ha deciso di sospendere il subappalto.
Il problema, sollevato dai consiglieri della Lega, Benito Mariani e Pierluca Trucchia, nonché dal consigliere di Fratelli d’Italia, Simone Simonacci, gira tutto intorno alla gestione ed inquadramento del personale utilizzato per la gestione dei musei cittadini e dei soldi che ogni anno il Comune versa a Sistema Museo, pari a 172 mila euro. Quest’ultima, a sua volta, ne gira una parte pari a 75 mila euro a Spazio Cultura. Il sindaco Antonio Bravi, durante l’ultimo consiglio comunale del 3 novembre scorso, a un’interrogazione del consigliere Trucchia sul rapporto di subappalto tra la Cooperativa Sistema Museo e l’Associazione Spazio Cultura, ha affermato che Spazio Cultura non ha dipendenti ma solo associati, impiegati a tempo parziale e che la stessa si avvale anche dell’utilizzo dei servizi civile.
Le questioni non chiare su questa faccenda sono ancora molteplici e le risposte del Sindaco Bravi non hanno contribuito a fugare ogni dubbio. Par di capire, seguendo il ragionamento del Sindaco, che alle volontarie dell’Associazione Spazio Cultura non sia applicato nessun CCNL e che l’associazione si sia avvalsa sino a ieri dell’utilizzo dei ragazzi del servizi civile impiegandoli presso i Musei Civici. A questo punto, pare evidente, seguendo sempre il ragionamento del sindaco, che i lavoratori, 4 o 5 come da lui ammesso, e i giovani del servizi civile siano utilizzati per garantire, non solo i servizi oggetto di subappalto, ma anche per la gestione ordinaria.
1 commento
Cosa vuol dire tutto questo quadro contorto, che c’e gente che lavora senza contratto e senza alcuna garanzia?