Dolcetto o Scherzetto? Sicuramente non uno scherzo nell’ultimo week end di Halloween per il Villa Musone, che ha trascorso lo scorso fine settimana una importantissima due giorni veneta, in casa del Chievo Verona. Prosegue dunque il progetto iniziato un mese fa per i villans, con le categorie giovanili tra le due società che hanno intrapreso un progetto di crescita e di aggiornamento nella quotatissima società veronese, famosa appunto non solo per la prima squadra che milita attualmente in B, dopo gloriosi anni nella massima categoria, ma anche per l’eccellente organizzazione nel vivaio della società, invidiata da tutta Italia.
Un’occasione unica per la squadra marchigiana che ha sfruttato la due giorni immergendosi nella struttura di casa, il Bottagisio Sport Center di Verona: Simone Cecchi, il responsabile del progetto di affiliazione, accompagnato da Giorgio Capitanelli e Mirko Catena hanno svolto un corso di aggiornamento con gli allenatori, preparatori e staff del Chievo Verona, ed a seguire in prima persona lo svolgersi degli allenamenti dei settori giovanili, oltre che della partita sia della primavera che della prima squadra valida per il campionato di serie B, con i clivensi tra l’altro vittoriosi contro il Cosenza con un netto 2-0.
“Un’ esperienza unica dove abbiamo appreso molto, – commenta Simone Cecchi – sia dal punto di vista organizzativo che a livello tecnico-tattico in questa che è sicuramente una delle società italiane più organizzate a livello giovanile e invidiate in tutto il territorio: sta a noi essere bravi a trasmettere ai nostri ragazzi questa esperienza, già iniziata circa un mese fa con Lorenzo Bedin, Coordinatore tecnico dell’Attività di base e Responsabile delle società affiliate. Abbiamo potuto anche studiare le metodologie d’allenamento individuali, in ottemperenza al nuovo DCPM, proposte dalla società clivense e che ci aiuteranno ad impostare il nostro lavoro.
Siamo quindi tornati a casa con un’idea ben precisa di cosa voglia dire organizzazione e collaborazione. Si è visto infatti come l’unione delle componenti tecniche e organizzative, in campo e fuori, faccia la differenza per creare una società di alto profilo e di riferimento su tutto il territorio nazionale”.