Mentre a livello regionale è in atto, almeno tra alcuni rappresentanti del Partito Democratico, un processo di riflessione sulle dinamiche che lo hanno portato a perdere la fiducia degli elettori e delle elettrici, a livello locale, dopo le elezioni amministrative dello scorso anno non sembra che sia stato mai avviato un tale processo, anzi il PD entra nel merito delle dinamiche interne alla attuale amministrazione.
In qualità di Sindaco dovrei sentirmi lusingato dalle espressioni di positivo apprezzamento, se non fosse che, nel mentre si esprime consenso sul mio operato, si prova anche a dividere la giunta che gode di fiducia e di stima incondizionata in tutte le sue componenti. Abbiamo dichiarato dall’inizio che saremmo entrati nel solco delle politiche avviate nei precedenti mandati e ci stiamo muovendo in quella direzione, sebbene con le caratteristiche che imprimono le diverse persone al lavoro amministrativo.
Colgo l’occasione per ribadire che l’Assessora Rita Soccio non è iscritta al Partito Democratico, nè ha mai dichiarato di voler avere ruoli nel PD recanatese stante l’attuale situazione.
Dispiace osservare come non ci siano ancora i segnali adatti a riprendere il filo del discorso, per il momento, verso una unità sicuramente auspicata dal popolo del centro sinistra recanatese.
Prendiamo le distanze da un modo di fare politica che tenta di porsi come divisivo, provando a imprimere un diverso modo di governare, con una maggioranza in cui il dibattito interno è costante e aperto al dialogo, a volte anche con toni duri, ma guidato da senso di responsabilità e desiderio di operare in modo serio.
Provvederemo anche all’ampliamento delle deleghe per migliorare settori meno curati e avere una migliore organicità delle azioni di governo
13 commenti
Contento Fiordomo……
La macchina di Fiordomo è impolverata, Antonio lavala subito.
Quando hai finito vai in lavanderia.
“Processo di riflessione” nel PD regionale? Chiamiamolo più realisticamente resa dei conti, anche è difficile individuare chi potrà chiamarsi fuori dalle responsabilità della sconfitta storica subita a opera del centrodestra (che già ha iniziato a sbagliare alcune mosse con la composizione della giunta). Quanto alla Soccio, forse bisognerebbe ripescare qualche sua entusiastica dichiarazione di adesione al PD, prima di fare certe affermazioni da parte del sindaco.
Solo una sua opinione opinabile.
Il centrodestra sarebbe meglio giudicarlo tra cinque anni, quella sarà la vera resa dei conti, ora è troppo presto sciocco e banale giudicare solo per la composizione della giunta regionale, magari sperando che nella composizione avesse messo dentro qualche amico che voleva lei, non è cosi che si può fare. Anche in passato Spacca e Ceriscioli avevano preso come assessori quelli che avevano voluto e scelto loro stessi e ritenuto più opportuni, non si erano di certo fatti influenzare da altri nello scegliere i propri fidati collaboratori.
Non voglio deluderla, ma non ho amici o amiche che avrei voluto in questa giunta regionale. Sta di fatto che l’uso del criterio “territoriale” non depone bene circa il rilancio di una regione da troppo tempo lasciata agli… appetiti elettorali di questo o di quell’altro, finendo per mettere in secondo piano aree significative (ad esempio quella di Fabriano-Sassoferrato-Matelica, travolta dalla crisi industriale) o quella delle fasce preappenniniche. Senza amministratori regionali disposti a una visione complessiva del territorio, le Marche resteranno sempre marginali e i ritardi resteranno tali perchè ognuno avrà una “sensibilità” particolare per il proprio bacino di voti. Del resto, in campagna elettorale, quanti chiedevano sostegno “per portare” il proprio campanile in Regione?
Fabriano-Sassoferrato hanno avuto tanto in passato con l’ex governatore Spacca a danno di altre aree, minca potranno sempre avere solo tutto loro.
Una sola cosa le potrei e mi piace tanto ricordare, per esempio con la nota legge Balduzzi che imponeva la chiusura di tutti i reparti materni infantili degli ospedali regionali sotto i 500 parti l’anno, ebbene il reparto materno infantile dell’ospedale di Fabriano è stato l’unico che è rimasto tenuto aperto non curante affatto di quanti parti ogni anno si facesse, poichè com’è notorio a tutti Fabriano era la patria dell’ex governatore Spacca, quindi egli aveva interesse strategico a tenere aperto il proprio ospedale cittadino facendolo passare subdolamente per eccellenza.
Dunque di che cosa stiamo parlando, di quali campanili, se altri governatori in passato hanno fatto la stessa cosa se non di peggio?
Sindaco Bravi 3 – Sindaco favoloso e maggioranza consiglieri O
PARTITA FINITA ……………….. ci saranno i supplementari????
fiordomo affossato, cancellato e destinato ad oblio. e lui che credeva di poter tenere in scacco tutto, e tutti. Grande prova di carattere del Sindaco
Noooooo, esatto contrario di quello che dite tu e Paolo nel commento precedente. Antonio costretto a interrompere il dialogo con PD ora è in mano a Fiordomo. Lui controlla il consiglio comunale. Lui controlla Antonio.
Bravo il nostro sindaco. Quando il buonsenso prevale sui rancori. Giustamente chi amministra deve pensare alle competenze piuttosto che ai giochini politici o ancora peggio agli interessi oersonali
Caro Sindaco, mi limiterei a pensare alla giunta e ad uscire in modo degno da questa faccenda….al pd ci pensano i tesserati e non di certo lei o il suo capo fiordomo (che è tesserato ed esponente di spicco di italia viva). La soccio costretta al silenzio per una scelta di voto… Sveglia gente, altro che i fascisti….sveglia Antonio, è ora passata!!!
Si, sveglia Anto! Tu invece continua a dormire.
@Natalucci, proprio non la seguo. Parla di Fabriano quando era il bacino (orticello) di Spacca che ha fatto di tutto e di più (vedi Ospedale) per “annaffiarlo” in tutti i modi, per proseguire con Ceriscioli che non gli bastava essere il Presidente, ma anche Ass.re alla Sanità regionale.
Già critica la ancora costruenda Giunta Regionale, il modo delle scelte e quant’altro. “Una visione generale”? E quale sarebbe il concetto, quello dei tre moschettieri: Uno per tutti e tutti per uno? Per quello c’é proprio il Presidente di Regione che coordina i vari assessorati, coprendo “gli interessi ” delle varie zone regionali che si dividono in provincie, da Nord a Sud: PS-AN-MC-FM-AP. Perché ognuno porti avanti le necessità, ovviamente diverse per zone diverse, e che conosce il proprio “orticello”. Guarda caso in parlamento si discute di legge elettorale “proporzionale” proprio per una questione di “rappresentanza”, da parte della SX, ma se lo fa la DX regionale, allora non va bene, si critica. Per questo si é cercato di coprire con Nomi che conoscessero e fossero “sensibil”i ai propri territori, proprio per questo vengono votati.
Come ha detto Conte (Presidente del Consiglio) al giornalista? “Quando sarà al governo, le leggi le farà lei…”. Facciamo che il giornalista sia lei.