“Nell’ultimo Consiglio Comunale, tra le altre cose, fa presente il sindaco Bravi, è stata approvata la tariffa per la Tassa Rifiuti del corrente anno 2020 a seguito delle modifiche normative introdotte dall’ultima legge di stabilità. Siamo riusciti a mantenere invariata la tassa, ferma al 2011, grazie alla possibilità di applicare un avanzo vincolato di circa 68.000 euro scaturito dal consuntivo 2019 altrimenti avremmo avuto uno sbilancio di circa 68 mila euro con il nuovo calcolo fatto dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente”.
In sostanza con la legge finanziaria 2020 si è previsto l’intervento dell’Autorità nazionale, che si occupa delle tariffe di luce ed energia, anche per quelle della Tari.
“Buona notizia per le attività economiche che, in base ai vari decreti ministeriali avevano subìto il lockdown, per le quali abbiamo previsto per il 2020 una riduzione del 25% pari all’esenzione della tassa per un periodo di tre mesi”. Ma per il prossimo anno Bravi non esclude che ci possano essere aumenti anche sostanziosi anche se la percentuale di differenziata a Recanati rimane una delle più alte in provincia.
L’altra sera in consiglio comunale si è provveduto ad adeguare alla nuova normativa i regolamenti sia dell’Imu che della Tari. Per il primo si è trattato solo di prendere atto dell’abolizione della Tasi e dare atto che le aliquote rimangono le stesse del passato (“comunque le più alte possibili” ha sottolineato il consigliere dei Fratelli d’Italia Simone Simonacci).
Per la Tari la previsione di costo, e quindi di entrata, è di circa 2 milioni e 500 mila euro.
2 commenti
Perchè non togliete il microcip dai sacchetti blu e gialli ,tanto no serve a niente , o meglio era stato inserito per una tariffa personalizzata ma dato che non c’è ombra di tutto questo è solo un costo.
In futuro ci saranno aumenti per la TARI? Il Cosmari funziona? I microchip servono a qualcosa? Dei materiali separati: carta-cartone, vetro, metalli, plastica, ci sono degli utili? A questo punto sembra proprio di NO!