Nei giorni scorsi un recanatese in ospedale ha preso appuntamento per la mamma anziana e invalida per l’esame di laboratorio visto chela donna ha una patologia per la quale necessita sistematicamente di essere monitorata per bilanciare l’alimentazione e definire il dosaggio del farmaco che deve assumere. Un esame necessario per l’anziana e che deve essere fatto obbligatoriamente entro tempi certi.
Qualche ora dopo una telefonata, però, gli annuncia che, poiché in laboratorio a Recanati possono fare solo 20 pazienti al giorno, essendo la sua la 21° prenotazione l’esame non può essere eseguito ed è necessario ripetere la prenotazione. A nulla sono valse le proteste dell’uomo: quell’esame non si può fare nel giorno stabilito anche se, nel contempo, data la patologia, non è possibile neanche procrastinarlo.
Per l’uomo e sua mamma, a parte la rabbia e la protesta, che ha già messo anche per iscritto nei confronti dei vertici della sanità regionale e territoriale, non è restato altro da fare che rivolgersi ad una struttura privata e pagare quella che doveva essere una prestazione gratuita visto che la donna, invalida, è esente e ha urgente bisogno di fare quelle analisi nei tempi prescritti.
La sua è una vicenda chiara di come la sanità sia andata in pallone dopo l’emergenza Covid e faccia ancora fatica a riprendere la gestione ordinaria dei servizi.
1 commento
Evvai, questa é la sanità nazionale, con il suo braccio armato di alcune regioni, in questo caso le MARCHE, ed il suo “governatore”, nonché Assessore alla Sanità regionale, Luca Ceriscioli & Co. Hanno chiuso ospedali a destra ed a manca, ridimensionato altri ospedali a lungodegenze gestiti da medici di base, incrementando, ovviamente, invece quelli del proprio bacino eklettorale. Li votate e poi vi lamentate, e li rivotate. Avete quello che vi meritate a questo punto se vi sta bene. Votate per ideologia? Tenetevi la sanità… ideologica.