Una turista ha scritto un’email di protesta perché dopo aver acquistato il biglietto unico per la visita dei vari musei cittadini si è trovata, venerdì scorso, quello dedicato a Gigli, posto all’interno del teatro Persiani, chiuso. Che questi disservizi capitino proprio in un periodo di maggior afflusso turistico come quello agostano appare davvero incomprensibile. Batte, nel frattempo ogni record il botteghino di casa Leopardi dove code di turisti sono in attesa di fare il nuovo percorso nelle stanze nobili del palazzo dove il poeta abitò fanciullo.
Domani la torre del borgo, in piazza Leopardi, è visitabile sino alla parte denominata “Battagliera”, per intenderci la piattaforma delimitata dalla merlatura, dalle ore 15 alle ore 24, al prezzo di 3 euro oppure si può utilizzare il biglietto unico per i musei che è stato ridotto recentemente da 10 ai 9 euro. È un’occasione che si presente ogni venerdì. Negli altri giorni della settimana, però, il visitatore deve fermarsi all’altezza delle campane. La cosa al turista e anche ai recanatesi, appare alquanto strana perché, se la torre è tutta agibile il venerdì, perché poi presenta delle limitazioni di accesso negli altri giorni della settimana? Una scelta che non si comprende a cosa sia dovuta a meno che……….
4 commenti
Dimostrazione che Recanati attira solo per Giacomo Leopardi e che le altre visite sono obbligate dal “biglietto unico” e non da un vero interesse.
A chi avrebbe inviato la mail di protesta?
Si è presentata e ha dichiarato da quale provincia o comune proviene? Forse da uno di quei posti dove funziona tutto e tutti sono felici?
Non si tratta certamente di una turista. È una delle solite rompi balle a cui non va giù niente.
Al di là della mail il fatto stesso è segno di una inefficiente gestione di sistema museo per un museo che,invece, merita sicuramente di essere valorizzato anziché chiuso al pubblico. Ha fatto bene la signora a protestare!
Capisco la turista. Io sono stata a Pisa e a Lucca ed è la stessa cosa, anzi peggio.