Ritorniamo volentieri sulla vicenda che ha visto protagonista Paolo Diop responsabile nazionale per l’immigrazione di Fratelli d’Italia, a cui la Polizia Municipale di Recanati gli ha contesta di aver utilizzato l’auto che era stata posta sotto sequestro perché viaggiava senza assicurazione. È stato costretto, dice lui, in attesa della compilazione del verbale, a rimanere nella sede del comando per circa un’ora e mezzo in un ambiente caldo insieme alla figlia di un anno e mezzo di età. Quest’ultima ha riportato un grave shock per un inizio di disidratazione.
Noi abbiamo provato ad interpellare la comandante della polizia Municipale per avere una sua versione dei fatti ma ci ha risposto “lasciate pure parlare Diop”. E noi, a questo punto, così abbiamo fatto.
“La macchina non è a nome di mia moglie, come è stato detto e scritto, ma intestata a me”.
L’auto era stata fermata dalla Polizia Municipale in seguito ad un controllo e trovata con l’assicurazione scaduta: da qui la multa e il sequestro dell’auto. Paolo Diop sostiene che l’assicurazione era scaduta da un solo giorno e che dopo la contestazione ha pagato la sanzione di circa 800 euro (alleghiamo copia del bollettino) e regolarizzata la polizza assicurativa con copertura periodo maggio-novembre 2020.
Diop smentisce anche la circostanza, riferita dal primo cittadino, di essere stato fermato per strada mentre era alla guida dell’auto posta sotto sequestro in compagnia della moglie e della figlia, e da qui condotto al comando per la stesura di un ulteriore verbale di contestazione. “Non è vero, afferma Diop, che ero in giro con mia moglie e che mi hanno fermato con l’auto. Sono stato io stesso ad andare al comando per portare tutta la documentazione utile per il dissequestro dell’auto.
“Quindi io, come erroneamente sostenuto, non potevo andarmene dal comando perché essendo l’auto intestata a me dovevo essere io a sottoscrivere il verbale. Per questo io sono stato costretto ad attendere nella sede del comando”. L’attesa avrebbe poi provocato un profondo disagio alla piccola di un anno mezzo, che era con lui, tanto che, uscito dal comando della polizia municipale, Paolo Diop ha portato la bimba dal suo pediatra che ha scritto di averla trovata “impaurita”.
“Questa cosa non passerà liscia, conclude Diop che si è già rivolto agli avvocati Paolo Cecchetti di Macerata e Alì Listì Mamam di Palermo, per far valere i miei diritti civili”.
5 commenti
Senza alcuna polemica, per carità, ma il sottoscritto che non è responsabile nazionale per l’immigrazione di Fratelli d’Italia (ma solo un umile simpatizzante della democrazia, che rispetta sempre le regole e di molte idee della Meloni), per scongiurare l’accadimento fattuale in argomento:
-avrebbe puntualmente pagato il proprio premio assicurativo prima della scadenza (lo faccio da 38 anni);
-avrebbe lasciato in custodia la propria figlia di un anno e mezza alla moglie ma qualora fossi stato costretto a tenerla con me, visto il caldo, mi sarei portato una bottiglietta d’acqua (ed anche un golfino qualora vi fosse stata aria condizionata) e comunque, dato che non ero in stato di fermo o di arresto, avrei semplicemente chiesto di recarmi momentaneamente in uno dei vicini bar ad acquistarne una al fine di scongiurare l’inizio di una disidradazione per la povera piccola o magari chiesto gentilmente ad un agente un bicchiere d’acqua per la piccolina;
-dopo un ora e mezzo dalla Polizia Municipale non sarei andato a fare dell’altra fila con la piccolina da un pediatra per fargli mettere per iscritto ciò che è successo: se sta male la porto subito al pronto soccorso, se è solo impaurita ci penso io.
Ripeto e ribadisco, senza alcuna polemica, in un Paese libero scrivere un commento ad un articolo senza offendere nessuno è ancora possibile. La cosa brutta è quando a rimetterci sono i bambini, vittime sempre innocenti.
Resta il fatto che l’assicurazione si paga una settimana prima che scade e che se giri con l’assicurazione scaduta sei passibile di multa!
Le leggi ci sono e vanno fatte rispettare ed hanno fatto bene i vigili a contestare la cosa!
In Italia ci sono le leggi e a chi non gli sta bene…nessuno ti obbliga a stare in Italia!
E chi l’ha detto che si deve pagare una settimana prima? Va pagata alla scadenza. Cosa è, una nuova regola creata dal PD per chi non la pensa come loro?
Il problema è questo: se l’assicurazione scade, purtroppo tre le conseguenze scatta il sequestro. Anche se c’è di mezzo solo un goirno.
FRATELLI D’ITALIA, dopo la cena dei fascisti del candidato presidente adesso anche questa scena tragicomica, non so se questa volta vi copre la serietà della Leonardi