È finito in manette per detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a P. U. il tunisino, poco più che trentenne, domiciliato all’Hotel House di Porto Recanati, dopo un rocambolesco inseguimento ingaggiato con i poliziotti della Questura di Macerata, che sono stati costretti a tuffarsi in mare per bloccare il fuggitivo, noto spacciatore di cocaina.
I poliziotti, costantemente impegnati nei servizi di ordine pubblico presso l’Hotel House di Porto Recanati, secondo quanto disposto, con ordinanza, dal Questore Pignataro, hanno notato la presenza del tunisino mentre, in sella alla sua bicicletta, circolava sul lungo mare di Porto Recanati con fare sospetto. Alla vista degli operatori, che gli hanno subito intimato l’alt, il soggetto abbandonava la bici, dandosi a precipitosa fuga in direzione della spiaggia.
Ne scaturiva un inseguimento rocambolesco. Il soggetto, irregolare sul territorio nazionale, per sottrarsi alla cattura, dopo essersi disfatto del marsupio che aveva con sé, non ha esitato a gettarsi in mare. A quel punto, un poliziotto, senza esitazione, si buttava repentinamente in acqua e, raggiunto il fuggitivo, riusciva, dopo una breve colluttazione in acqua, a portarlo a riva e ad arrestarlo.
Nel frattempo, i poliziotti rimasti a terra hanno recuperato il marsupio, rinvenendo al suo interno 6 dosi di cocaina e 1000 euro in contanti.
Il Questore Pignataro non ha esitato a raggiungere il luogo dell’inseguimento per complimentarsi di persona col poliziotto, che ha dimostrato di svolgere il suo lavoro con “disciplina e onore”, non avendo esitato a buttarsi in acqua per assicurare alla giustizia un noto spacciatore di cocaina, più volte controllato dagli uomini della Squadra Mobile di Macerata, guidati dal Comm. Capo Matteo Luconi.
2 commenti
Visto che era “noto” e “irregolare” mi domando quanto sia difficile rimandarlo a casa. Il problema è che se lo faccio io mi arrestano seduta stante
Giustamente!