E’ stata definitivamente eseguita ieri sera a Roma l’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico emessa lo scorso 21 maggio 2020 dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Macerata Dr. Claudio Bonifazi nei confronti di un ventunenne originario di San Severino Marche, ritenuto responsabile a più riprese di reati connessi con lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini hanno avuto inizio nel marzo dello scorso anno quando il giovane era stato fermato nel maceratese con diverse dosi di hashish e marijuana, dopodiché, si è messo in evidenza con notevole frequenza e reiterazione nell’arco del tempo di condotte documentate di cessione di stupefacenti con modalità tali da poterne desumere il carattere di abitualità, specie nella zona rivierasca civitanovese e porto potentina.
Gli approfondimenti investigativi svolti dai militari della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche e scaturiti dalle diverse denunce nel frattempo collezionate dall’indagato in stato di libertà, unite agli oggettivi riscontri dei tabulati telefonici acquisiti e l’escussione di diversi suoi acquirenti, hanno consentito al Dott. Claudio Rastrelli, sostituto Procuratore della Repubblica di Macerata, di avanzare motivata proposta applicativa di misura cautelare, sostanzialmente tesa ad arginare la possibilità di reiterazione del reato.
L’indagato, anche in ragione del divieto di dimora nell’ambito della provincia maceratese emesso nei suoi confronti per la sua condotta delinquenziale, aveva fatto perdere da tempo e sue tracce, fino a quando, attivate le ricerche ed avuta la collaborazione del personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trastevere, è stato rintracciato in zona Monteverde della capitale ed ivi sottoposto alla misura restrittiva con braccialetto elettronico ed espresso divieto di allontanarsi senza autorizzazione dell’autorità giudiziaria.