Questa mattina i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Civitanova Marche insieme ai colleghi Stazione Carabinieri di Porto Recanati hanno deferito alla Procura della Repubblica di Macerata un quarantenne fidardense poiché, per cause in corso di accertamento, si è reso responsabile del ferimento del suo migliore amico.
I fatti risalgono alle ore 21.30 circa di ieri quando i due si presentano alla Gelateria del Corso di Porto Recanati, ordinano un gelato rispettando le nuove procedure di distanziamento sociale e, mentre attendono, uno dei due viene colpito da improvviso malore e cade in terra proprio dinanzi la porta di ingresso dell’attività commerciale.
Viene attivato il soccorso sanitario del 118 ed interviene l’autombulanza della croce verde, caricano l’uomo e si dirigono verso l’ospedale ma, strada facendo, durante la visita ed i controlli dei parametri vitali, il medico si accorge che il suo paziente presenta una ferita da taglio e punta all’emitorace sinistro, quindi si dirige con la massima solerzia prima verso l’ospedale di Macerata, dove, realizzata la gravità della lesione, viene dirottato in codice rosso verso l’ospedale Torrette di Ancona. Qui, sottoposto ad intervento chirurgico, viene definitivamente trasferito al reparto di rianimazione con prognosi riservata, non in pericolo di vita.
Intanto, subito dopo il fatto, i carabinieri avevano attivato le indagini per capire cosa fosse realmente accaduto all’uomo e, la vicenda che andava man mano ricostruendosi, ha definitivamente restituito la verità.
I due erano partiti da Castelfidardo con un doblò bianco intorno alle 21.00 per fare un giro insieme e sulla strada che conduce a Porto Recanati, per motivi ancora sconosciuti, hanno cominciato ad armeggiare con una forbice acuminata fino a quando, secondo una dinamica al vaglio degli inquirenti, sarebbe finita infilzata nel torace dell’uomo che sedeva sul lato passeggero, il quale, a sua volta, aveva sottovalutato l’evento per la modesta fuoriuscita di sangue che la ferita gli aveva procurato, ignaro invece che il fendente aveva raggiunto il cuore e perforato il pericardio. Soltanto il malore sopraggiunto poco più tardi ha messo in luce il severo quadro clinico in cui versava e, grazie ai soccorsi ed il tempestivo intervento di cardiochirurgia, ha potuto salvarsi la vita.
Il responsabile, grazie alle testimonianze della barista ed alle immagini di videosorveglianza cittadina, è stato rintracciato presso la sua abitazione e denunciato all’Autorità Giudiziaria per lesioni personali aggravate, il mezzo di trasporto, le forbici e gli indumenti di entrambi sono stati sottoposti a sequestro per gli ulteriori necessari accertamenti disposti dal Dott. Enrico Barbieri, sostituto Procuratore della Repubblica che ha assunto la direzione delle indagini.