“Domani, dopo quasi 2 mesi di stop, riapriranno le attività produttive con una serie di misure di sicurezza a tutela dei lavoratori dipendenti, di clienti e fornitori.
La fase 2 prevede un’apertura scaglionata anche dei settori più colpiti dal Covid-19, quelli del commercio, dei pubblici esercizi e dei centri per l’estetica. Queste attività dovranno affrontare una riorganizzazione complessiva del loro modo di lavorare e importanti spese per la riapertura. Molti dei titolari si trovano di fronte ad un bivio….riaprire o non riaprire? Riusciranno ad affrontare le spese per la sanificazione e la messa a norma se hanno subito un drastico calo di fatturato nel primo trimestre 2020? Riusciranno a garantire l’occupazione? Un’amministrazione comunale non può di certo fronteggiare una crisi come questa autonomamente ma può mettere in piedi piccole ma significative iniziative per favorire la riapertura in sicurezza e garantire l’occupazione.
In questa direzione va la mia proposta di riattivare il bando per il commercio che avevo istituito nella precedente amministrazione in qualità di assessore al commercio.
Il bando prevedeva aiuti alle attività commerciali e produttive di nuova apertura e alle attività già esistenti che avessero effettuato investimenti sui propri locali.
Erano previsti inoltre contributi ai proprietari degli immobili che avessero abbassato il costo della locazione.
È del tutto evidente che un bando di questo genere, adeguato sia dal punto di vista economico che procedurale, sarebbe un aiuto concreto alle attività della nostra comunità.
Un’altra proposta che sento di dover fare è quella di esonerare le attività dal pagamento della tassa dell’occupazione su suolo pubblico (Tosap), incentivando così l’utilizzo degli spazi all’aperto per il posizionamento di tavoli e gazebi a copertura dei mancati introiti per il distanziamento degli stessi all’interno dei locali.
Il Comune ha le risorse per poter attivare iniziative di questo tipo. A bilancio sono state stanziate ingenti somme per iniziative ed eventi che ad oggi non possono essere organizzati. Queste risorse possono essere dedicate ad aiuti concreti come quelli che ho appena esposto. Mi auguro ci sia la volontà politica di accogliere questi suggerimenti e di aiutare le attività”
4 commenti
Hanno aspettato il 3 maggio per dircelo…
La proposta non è male, anche se non è tale da invertire la brutta tendenza in atto.
Indispensabile che tutti ci convinciamo che la ripresa sarà lenta e faticosa e che dovrà essere accompagnata da rinunce e sacrifici per arrivare a risultati confortanti.Le provvidenze pubbliche iniziali sono auspicabili ma ben gestite,senza attese miracolistiche.
La ripresa. Non tutti avranno tempo di vederla.