I consiglieri di minoranza del gruppo consiliare di Montefano domani hanno avanzato una serie di richieste al sindaco Barbieri per aiutare le famiglie, le attività commerciali e per chiedere al presidente della giunta regionale di emettere una ordinanza di riapertura, a breve, delle attiività di ristoro.
“CONSIDERATO CHELa Confcommercio Marche ha stimato che una riapertura nel mese di giugno comporterebbe la chiusura di 2300 imprese e la perdita di 21000 posti di lavoro e che la ripresa dovrebbe basarsi unicamente sulla possibilità di garantire le misure di sicurezza e non sulla tipologia di attività svolta.
- Le famiglie hanno avuto e avranno diverse problematiche di tipo economico, organizzativo e sociale.
TENUTO CONTO CHE
- La Regione Marche ha la competenza su un vitale settore strategico come quello delle attività produttive e la Regione Veneto permette deroghe per esercizi commerciali.
- Tutte le realtà che abbiamo indicato sopra hanno la necessità di essere aiutati e sostenuti in un momento così difficile.
I CONSIGLIERI DI MINORANZA PROPONGONO
Il congelamento di tutte le imposte comunali a carico delle attività commerciali e produttive, come anche quelle a carico dei singoli cittadini e una successiva rateizzazione, almeno fino al 31 dicembre 2020.
La riapertura degli uffici comunali, primo fronte a cui i cittadini fanno affidamento, e in particolare la destinazione di personale dipendente del Comune che possa supportare le attività, soprattutto commerciali, ad adeguarsi alle nuove normative, nonché aiutare tutti coloro che hanno diritto a delle agevolazioni e/o a dei finanziamenti, anche in maniera pratica nella compilazione dei moduli oppure se non è possibile, indirizzare gli stessi verso i giusti canali così da non farli affogare nella melma burocratica.
Di provvedere alle famiglie che si trovano in difficoltà economiche, con aiuti temporanei che possano permettere loro il sostentamento minimo come la spesa, l’affitto, le bollette, ecc.
Di provvedere alla creazione di una graduatoria di persone disponibili e con competenze specifiche al baby sitting, che percepiranno dalle famiglie un costo fisso e ridotto, il quale potrebbe essere implementato dal Comune stesso. Così si risponderà alle esigenze delle famiglie che hanno bisogno di persone affidabili a cui poter lasciare i propri figli ma ad un costo adeguato, e allo stesso tempo si permetterà a chi svolge un lavoro qualificato e importante di percepire uno stipendio idoneo al servizio prestato.
INOLTRE I CONSIGLIERI DI MINORANZA RICHIEDONO
Al Sindaco di Montefano di impegnarsi affinché la Regione Marche emetta un’ordinanza che permetta un anticipo dell’apertura degli esercizi commerciali quali parrucchieri, centri estetici, bar e ristoranti rispetto al calendario fissato dal governo laddove vengano rispettate le misure di distanziamento e sicurezza previsti. Ovviamente il Comune di Montefano dovrà agevolare tali aperture concedendo ai bar l’occupazione suolo pubblico con tavoli e ombrelloni a titolo gratuito.
È un momento delicato, dove tutti dobbiamo fare fronte comune e aiutarci il più possibile, soprattutto in un contesto locale come il nostro, dando maggiore spazio a chi è più debole e/o in difficoltà e mettendo in atto tutte le misure necessarie a favorire la ripresa del normale ritmo di vita, così da poterci riprendere in mano la nostra libertà.
Montefano, lì 29 aprile 2020
Montefano Domani
5 commenti
Ecco le proposte del cassero!
Congelamento delle imposte comunali però il comune deve dare gli aiuti!
Vere e proprie proposte del cassero fatte da chi ha perso,da chi non ha vinto le elezioni!
eccone un’altra. ma come vi viene in mente? come?
Il Comune distribuisce aiuti che gli sono arrivati dal governo, quindi non gravano sul bilancio comunale. Le imposte nei limiti del possibile vanno ridotte o abolite per quest’anno, l’alternativa è che le attività chiudano e quindi le imposte non si percepiscano neanche per gli anni a venire. Parecchi locali di bar e ristorazione di Montefano hanno spazi piuttosto ampi e quindi si stabiliscano le distanze obbligatorie e poi si permetta la riapertura. Mi sembra una proposta logica e di buon senso peraltro formulata in forma del tutto corretta.
Ma il governo i soldi che distribuisce da dove li prende se non da imposte dirette ed indirette!
Se una categoria è graziata automaticamente verrà penalizzata un’altra o per rendere la cosa meno crudele si toglie una spesa che è un servizio in meno.
Morale il barista non paga le imposte comunali ma i cittadini si ritrovano altri balzelli o tiket da pagare che automaticamente anziché andare a fare colazione al bar tutti i giorni ci va la domenica!
Vogliamo meditare sul fatto che l’agricoltura, attività mai chiusa nonostante il virus, non ha manodopera e chiede la regolarizzazione dei clandestini? Sono d’accordo con la regolarizzazione, tanto li dobbiame sostentare ugualmente. Ma i percettori del reddito di cittadinanza perchè non cominciano ad andare loro a lavorare nei campi? Cosa dicono i cinque stelle che del reddito di cittadinanza hanno fatto la loro bandiera? Se questa gente va a lavorare paga le imposte e così i datori di lavoro con beneficio per tutti.