Il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha emesso una nuova ordinanza, la n. 22, per disciplinare le chiusure di attività di vendita di generi alimentari nei giorni festivi. L’atto stabilisce, per i giorni di Pasqua (12 aprile), 25 aprile e 1 maggio 2020, la chiusura di tutte le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità svolte sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali. Una misura ulteriore, quindi, adottata per mantenere il rafforzamento delle misure di sorveglianza sanitarie per prevenire, contenere e mitigare la diffusione del COVID -19.
L’ordinanza chiarisce che resteranno aperte le farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccai e aree di servizio, dove comunque è più raro l’assembramento e più breve il tempo di sosta.
Il provvedimento regionale è stato preso in considerazione del perdurare della diffusività dell’epidemia che impone il proseguimento di stringenti misure di contenimento anche e soprattutto nelle giornate festive, allo scopo di evitare situazioni che possano giustificare spostamenti della cittadinanza con conseguenti potenziali assembramenti presso i centri commerciali ed in generale presso le strutture di distribuzione alimentare.
“Mi rendo conto che il clima e le giornate di festa – ha spiegato il presidente Ceriscioli – insieme alle notizie che in qualche modo ci inducono a sperare per il bene, rendono ancora più pesante il sacrificio di restare in casa dopo tanti giorni di “clausura”, ma chiedo ai marchigiani di non mollare, di essere ancora uniti in questa lotta al virus che vogliamo e sappiamo combattere tutti insieme. Non abbassare la guardia è ancora necessario, anzi proprio in questa fase è più che mai indispensabile. Anche i contenuti di questa ordinanza sono quindi una forma di dissuasione da quella che per molti diventa un’evasione non sempre necessaria. Infine, ma non meno importante, è anche doveroso che i lavoratori di queste attività, dagli addetti alla vendita ai cassieri di supermercato, godano del diritto a giorni di festa e riposo. Vogliamo ricordare e ringraziare anche loro, che hanno garantito le aperture e si sono messi a completa disposizione spesso dei più deboli o degli anziani soli con le spese a domicilio. Gesti generosi di cui occorrerà ricordarsi concretamente quando tutto sarà passato. Un grazie quindi a tutti i marchigiani che hanno dimostrato nella grandissima maggioranza una maturità di comportamenti e un senso di responsabilità esemplari. Continuiamo così, per il nostro bene”.
3 commenti
Questo, da sempre, ha la sindrome del primo della classe. Un’ordinanza inutile, fatta tanto per dimostrare di esistere e tentare di far dimenticare le “generose cappelle” che ha fatto in queste settimane, a iniziare dal progetto dell’ospedale alla fiera di Civitanova pensato per “sentirsi milanese”. Per chiusure e aperture di attività basta e avanza il provvedimento del governo nazionale, con le sue ridicolaggini volute da chi non ha alcun contatto con la realtà della vita quotidiana: aprono i negozi per abbigliamento di neonati, ma tengono chiusi quelli dell’abbigliamento per adulti.
Sono reduce da più di due ore di fila al supermercato, complimenti.
Certo che le Marche se la passano proprio male, il terremoto, il coronavirus e questo Presidente di Regione che, non ritenendo sufficiente il proprio malgoverno, si fa coadiuvare dalla squdra di Bertoldo, Bertolaso Cacasenno.