Giovanni Pagani, restauratore e direttore di “Recanati e Restauro”, in un post su Facebook ha pubblicato le fasi del restauro del cosiddetto Messale 1470 Venieri. Come scrive nel post, “il lavoro del restauratore non si limita solo alle operazioni di ripristino del libro. Spesso diventa un vero e proprio lavoro di ricerca storica. Il Messale Venieri si sta rivelando un’interessante sfida in tal senso, oltre ad esserlo dal punto di vista proprio del restauro”, perciò chiede aiuto agli storici, in primis a Marco Moroni, affinché “possano contribuire alla storia di questo messale che è sicuramente un pezzo della infinita bellezza di Recanati.”
Questo è il primo di una serie di post e riguarda l’attribuzione e la provenienza.
Perché Venieri? E a quale esponente della famiglia apparteneva? Qual è la sua provenienza? La risposta alla prima domanda si trova nel foglio 9 recto, l’incipit del messale. Esso presenta, infatti, in basso lo stemma della famiglia Venieri (uno scudo con tre fasce e tre stelle), inscritto in una corona di alloro retta da due putti. Tale stemma si trova, ad esempio, sulle colonne del porticato di palazzo Venieri.