Il Corpo Bandistico “G. Verdi Città di Porto Recanati” ha da sempre, tra le sue finalità, anche quella di tramandare nel tempo le tradizioni popolari del proprio paese, soprattutto quelle più autentiche e sentite dalla popolazione locale, nella convinzione che esse rappresentino la testimonianza più preziosa delle radici e della storia dell’intera comunità portorecanatese e, al tempo stesso, che esse abbiano l’insostituibile funzione di potente collante sociale.
Tra queste tradizioni vi è senza dubbio la processione della “Bara de Notte”, alla quale la Banda partecipa da più di un secolo con il suo contributo di inni sacri e marce funebri, suonate con mestizia durante il lungo percorso del catafalco lungo le vie del paese.
La tradizione vuole che, al rientro della Bara del Cristo Morto nella chiesa di San Giovanni, i fedeli e la Banda si stringano tutti insieme attorno ad essa ed intonino a gran voce il canto funebre “Gesù mio, con dure funi”, il canto che più rappresenta l’anima profonda e popolare di questa manifestazione. E’ un vero e proprio rito nel rito, al quale partecipa con notevole fervore l’intera comunità dei fedeli portorecanatesi.
La “Bara de Notte”, che è la prosecuzione di antiche rappresentazioni medievali, è uscita per la prima volta nel 1713 e, da quell’anno, la tradizione della processione non si è potuta ripetere soltanto nel 1915 e nel 1940: anche per questo, la sua mancata uscita è nell’immaginario popolare presagio di sventura futura per tutti i cittadini di Porto Recanati.
Il periodo di pandemia che stiamo oggi vivendo rende, purtoppo, impossibile anche per quest’anno lo svolgimento della processione nella modalità in cui tutti noi eravamo abituati, da sempre, a viverla.
Alcuni componenti della Banda, insieme ad altri giovani animati da tanta buona volontà, si sono perciò prodigati con i mezzi che la tecnologia oggi offre per diffondere, attraverso i social, un proprio personale e sentito contributo alla tradizione del Venerdì Santo, con l’auspicio di portare un semplice ma sincero messaggio di normalità e di speranza a tutta la comunità locale.