Situazione drammatica al reparto delle cure intermedie dell’ospedale “Santa Lucia” di Recanati dove su 18 pazienti ricoverati ben 10 sono risultati positivi al tampone eseguito lunedì scorso. Restano, ancora, indietro gli operatori, medici, infermieri e OSS per i quali non si è ritenuto ad oggi di eseguire alcun accertamento. la proposta scaturita da una riunione indetta dal responsabile di servizio del reparto dell’ex medicina di destinare il Santa Lucia solo ai covid-19 positivi ormai diventa una cruda realtà. Una scelta, comunque, non pienamente condivisa da altri meidic di medicina genenrale più propensi a mantenere il “Santa Lucia” come struttura di ricovero per i pazienti non positivi.
“L’ospedale di Recanati, commenta ad esempio Daniele Massaccesi, dal punto di vista strutturale è ben diviso in settori e con tante camere chiuse fornite di tutti i presidi sanitari oggi utilissimi. Trasferire i pazienti non positivi, con il rischio anche che possano incubare il virus, a Villa dei Pini, che mi sembra già super affollata in quanto gestisce insieme a Macerata tutta la patologia comune del territorio, non mi sembra opportuno. L’importante a Recanati è creare percorsi sicuri e che il personale, vestito adeguatamente, si occupi esclusivamente di un solo tipo di pazienti.”
Intanto i medici di medicina generale si sono resi disponibili ad assicurare la loro presenza quotidiana, almeno per due ore giornaliere, nella RSA. Per ora, oltre alla Mariani, hanno dato la loro disponibilità Marco Buccetti, Daniele Massaccesi e Maurizio Vitali. Nella struttura residenziale di via XX settembre ieri è emerso un nuovo caso positivo facendo lievitare a sedici i contagiati da Coronavirus di cui uno ricoverato all’ospedale di Civitanova e l’altro deceduto nella giornata di ieri. Quindi attualmente alla RSA ci sono 14 pazienti positivi.
1 commento
Oggi ascoltando la TV , ho sentito che un noto virologo diceva che nell’attesa del tampone ,
peraltro, come sapiamo, effettuato con stillicidio, anche la TAC riesce a diagnosticare
la presenza di covid19 con una precisione dell’85 %
Perchè non si obbliga tutti gli studi privati , che si sono arrichiti grazie alla condizione
deficitaria del ns. sistema satinario nazionale, chiedendo cifre esorbitanti per prestazioni che a volte durano 5 minuti, ad aprire gratuitamente a coloro che ne hanno bisogno ,senza intasare gli ospedali e il pronto soccorso.