La FPCGIL sta mettendo in campo tutte le azioni volte a combattere la pandemia: a partire dalla diffida
per l’utilizzo degli adeguati DPI ai rispettivi prefetti, per cercare di invertire il trend in un contesto inarrestabile. Sanitari mandati al fronte con presidi inadeguati a prevenire il contagio, ovvero DPI già bocciati dalla Lombardia in quanto non conformi!! Ed i recenti arrivati non sono migliori: si rompono con facilità, non hanno valvola/ filtro ed appannano la visiera. Un incubo! Successivamente abbiamo creato petizioni nazionali indirizzate ai vertici politici nazionali e regionali, peraltro completate in brevissimo tempo grazie alla generosità di tutti, ed inviate ai massimi vertici governativi.
Tutte richieste rivelatesi successivamente cruciali ed essenziali. Oggi la FP CGIL chiede un tavolo permanente con la direzione di ASUR e di AV3 in quanto Il personale è allo stremo, alle prese con doppi turni e rientri forzati. La FP CGIL denuncia che nonostante l’emergenza ribadiamo che i contratti nazionali sono in pieno vigore assieme alle relazioni sindacali. Riteniamo grave il comportamento antisindacale di escludere le O.S. di categoria e soprattutto di tutti gli operatori sanitari in prima linea. I requisiti di sicurezza lasciano a desiderare. Abbiamo chiesto la sanificazione di tutti i locali
di lavoro, degli spogliatoi e della mensa ed attendiamo risposte positive in tale direzione. Noi
chiediamo la sanificazione che ha dei costi diversi dalle pulizie quotidiane, ma si rende
indispensabile. Molti contagi sono avvenuti nei luoghi di lavoro non sanificati, tenuti aperti
spesso contravvenendo alle disposizioni di legge sullo smart working. Smart-working questo sconosciuto !! La CGIL ha ribadito con richieste specifiche a tutti gli enti pubblici, privati accreditati e socio sanitari assistenziali quali servizi intendano dedicare in tale format.
Se in Europa si lavora in smart, aumentando anche la produttività, perché in Italia (fanalino di
coda) è impossibile? È la debacle della Pubblica amministrazione, ma anche il risultato di
normative confuse. I dirigenti per non incorrere nel danno erariale, che poi stando agli ultimi
decreti è solo una paura immotivata, mettono le ferie arbitrariamente rifiutando lo smart.
Fanno consumare le ferie del 2020, invece di dare priorità ai permessi contrattuali e agli eventuali
residui del 2019. Diamo prova di coraggio, di apertura e cogliamo l’attimo per guardare al futuro
presente: i paesi scandinavi possono insegnarci molto in questo.
Alcuni dipendenti ci chiedono disperati: “Ho avuto un infarto, ed ho seri problemi respiratori.
Senza la Fornero sarei oggi in pensione invece mi toccano altri due anni di lavoro. Ma devo
morire per lavorare?” Per le tutele di coloro che sono disagiati ancora risposte insoddisfacenti. La
FP CGIL chiede specifiche tutele e direttive in merito. Abbiamo denunciato con forza sino al 21 marzo che servivano subito tamponi per tutte le persone esposte al contagio, a partire dai sanitari , di tutti coloro che ruotano nell’ambito socio sanitario assistenziale, pubblico e privato accreditato. Senza escludere le forze dell’ordine, i sintomatici, e coloro che escono dalla quarantena e a tutti quelli che sono stati a contatto con pazienti positivi al Covid19.
I presidi territoriali di Corridonia, Recanati, ( anche la RSA), sono già contagiati: la macchia d’olio
è inarrestabile e nessun operatore deve rimanere esente dal tampone!! E’ FONDAMENTALE!
Questa mattina la FP CGIL Macerata ha inviato esposto alla procura della repubblica per i
mancati tamponi agli operatori in Area Vasta 3 ( in controtendenza rispetto a quanto eseguito in
AV4, AV5 e AOU torrette di Ancona), peraltro nello stesso giorno in cui a Roma si firma un
protocollo d’intesa con tutte le O.S. confederali e di categoria sulla prevenzione e sicurezza dei
lavoratori.
Centinaia gli infermieri, medici e oss infettati oggi sono in quarantena: per evitare ulteriori criticità
dobbiamo effettuare tamponi a TUTTI ed evitare di richiamare operatori dalla quarantena senza
prima avere effettuato il tampone per valutarne le condizioni di salute e l’eventuale contagio.
Siamo in una situazione di emergenza, risultato anche dei tagli alla sanità, con migliaia di posti
letto distrutti in nome del contenimento della spesa e dei patti di stabilità. In molti casi il petto delle regole UE è servito come alibi per privatizzare servizi o destinare al privato fondi
sottratti alla sanità pubblica.
La Fp CGIL in prima linea chiede di trasformare in atti concreti le richieste già inoltrate al servizio
Salute delle Marche per compensare la grave carenza di personale peraltro in forte aumento di
contagio nel breve termine. Percorsi assunzionali ad hoc, quali graduatorie a tempo
determinato anche solo per titoli per le figure richieste, e stabilizzazioni quale frutto di un
piano straordinario occupazionale.
Infine, un appello ad accettare il coinvolgimento di tutti i soggetti che mettono a propria
disposizione il proprio sostegno, ci riferiamo a tutte quelle ONG che operano in condizioni di
emergenza in tutto il pianeta.
Macerata, li 25 marzo 2020
Fp Cgil Macerata
Il Segretario Generale
John Palmieri