Il consigliere comunale di Loreto Libera Gianluca Castagnani interviene ufficialmente sulla questione del “Santa Casa” proprio per quanto sta succedendo a livello nazionale e regionale. Le acuzie di una minore complessità devono tornare ad essere gestite a Loreto – non si perda più un minuto: i pazienti che fortunatamente non sono stati colpiti dal Covid devono avere la possibilità di ricorrere alle sacrosante cure in un Ospedale che ha una adeguata struttura e che necessita di un’attenzione particolare per la “medicina” e per la gestione degli acuti. Il cosiddetto sistema della residenzialità deve adeguarsi a questo difficile momento e va data priorità ora e velocemente all’aspetto delle acuzie. I medici di medicina generale debbono stare sul territorio, come stanno egregiamente facendo al fine di fare da filtro maggiore alle richieste dei pazienti. Tutto ciò che è cronicità deve essere ora limitato allo stretto necessario e si deve ritornare a parlare di Ospedale il trattamento di alcune acuzie con adeguato numero di posti letto laddove essi sono stati chiusi. Qualora ci fossero stanze strutturate con gli attacchi per l’ossigeno e occupate da ben altro, non sarebbe il caso di renderle velocemente disponibili per la situazione attuale?
Abbiamo una sala operatoria nuova di zecca ma “inspiegabilmente” ferma e lo ripeto anche stavolta: la si attivi velocemente con piccola e media chirurgia – se così possiamo semplificare per rendere l’idea – facendo ritornare o fornendo ex novo quelle attrezzature che sono state portate presso un altro Ospedale.
Una chirurgia che in passato lavorava a regime e poi bruscamente interrotta. Ora con il fatto che il Piano Sanitario prevede un Punto di Intervento Immediato, questo deve esserlo senza mettere a rischio l’operatività di medici ed infermieri, con le attività collaterali fondamentali e le attrezzature diagnostiche adeguate. In un momento come questo pensare di portare un anziano sino a Jesi per alcuni controlli e farlo tornare non è proprio un atto di prevenzione “coi fiocchi” e contrasta con le norme di prevenzione e appropriatezza oltre che con il buon senso.
Un’altra questione è quella del personale, le recenti assunzioni d’urgenza e la situazione devono far agire l’Amministrazione e la politica che governa, al fine di un maggior turn over e con ampliamento della pianta organica concreto, senza vedere contratti limitati nel tempo ma adeguati a questo contesto sanitario. I soldi ora ci sono per l’emergenza e per Castagnani vanno ripartiti tutti “in trincea” , devono andare cioè per chi lavora sul campo e si prodiga in questa situazione, non per altri aspetti in questo momento anacronistici. Occorre rendere disponibili adeguatamente i farmaci, i materiali anche strumentali di uso molto frequente degni del 2020 e non obsoleti , mi si passi il termine, “dell’anteguerra”.
E’ un appello che deve essere finalmente e inderogabilmente ascoltato e che mi piacerebbe che il Sindaco facesse suo, considerato che è la massima autorità sanitaria cittadina. Noi di Loreto Libera, capogruppo Cristina Castellani compreso, su questo abbiamo dato da sempre la priorità, ed il tempo, purtroppo per quello che annunciavamo, ci sta dando ragione.
Basta con le gestioni puramente aziendali – conclude Gianluca Castagnani – la popolazione ha diritto di altro, si ritorni alla salute per tutti all’interno delle strutture pubbliche come il nostro Ospedale. Ci voleva il Coronavirus per una scrollata in merito? La politica si svegli e non lo faccia solo al momento del voto.
1 commento
E’ vero, gentile Castagnari, che all’ospedale di Loreto esiste un’apparecchiatura per la TAC, oltretutto modernissima, ma ancora impacchettata e perciò inutilizzata? E che per fare un esame del genere si è costretti a rivolgersi alle strutture private o a girare per mezze Marche? Cerchiamo di far luce su queste cose e in tempi rapidi.
A proposito: quando iniziano i lavori per le scuole di via Marconi, danneggiate dal terremoto di QUATTRO anni fa?