Gentilissimi,
viste le attuali particolari circostanze e le indicazioni sanitarie non siamo in grado di indicare la data del prossimo incontro, però comunichiamo ugualmente la proposta di lettura emersa nell’incontro di febbraio.
Leggeremo “Frattura” di Andrés Neuman, un autore argentino di cui abbiamo già molto apprezzato il romanzo “Il viaggiatore del secolo”. Questa sua nuova opera parla di ferite, di fratture ( fisiche e psicologiche) che si elaborano non ignorandole, ma con il ricordo e la ricostruzione, proprio come insegna il kintsugi, tecnica giapponese di saldatura dei frammenti che, utilizzando l’oro, lascia visibile e esalta la linea di rottura.
E giapponese è appunto Watanabe, il protagonista, un sopravvissuto di Hiroshima prima e di Fukushima poi, che pertanto ha cicatrici sia fisiche che psicologiche da far rimarginare e da cui rinascere.
Numerose fratture hanno anche le donne della sua vita, le città e i paesi in cui vive prima di ritornare, anziano, nel Giappone da cui, giovane, Watanabe si è allontanato.
Belle sono le storie di queste donne che sono anche i punti di vista da cui conosciamo sempre meglio il protagonista, personaggio ricco e complesso.
Bello e lucido il racconto della Storia che sottende le storie.
Molto bella la funzione del linguaggio; interessanti l’amore e il gusto per la lingua come elemento esistenziale dell’individuo.
E molto altro ancora..
Nell’ultimo incontro è stata suggerita anche la lettura del romanzo “La peste” di Camus, particolarmente adeguata al momento che stiamo vivendo; momento denso di implicazioni non solo sanitarie, ma anche psicologiche e etiche, esistenziali.
Cordiali saluti.
Ass.ne Leggendo…